Che differenza c’è tra Radiografia e Risonanza Magnetica

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COS’E’ L’ESAME DI RADOGRAFIA (RX)?


La radiografia (RX), o esame radiologico, è un’indagine diagnostica che prevede l’utilizzo di particolari onde elettromagnetiche, i raggi X, in grado di attraversare il corpo umano e di essere misurati da un sistema fotosensibile analogamente a un sistema fotografico.

Il differente grado di attenuazione del fascio radiante nei vari tessuti ci permette di ottenere immagini del corpo umano, sia dello scheletro sia dei tessuti molli.
Poiché le radiazioni, seppur in modo limitato, sono dannose per il corpo umano l’esame è da effettuarsi solo quando il beneficio previsto sia superiore al rischio biologico. L’esame va quindi giustificato per cui è sempre necessaria una prescrizione medica.

COS’È L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA?

La risonanza magnetica è una delle tecnologie più avanzate della radiologia moderna, l’esame di risonanza magnetica consente di creare immagini dettagliate e precise e di guardare il corpo da quasi ogni punto di vista, sia come un volume, sia come un singolo strato di una parte del corpo. Con queste immagini cerchiamo di capire ciò che appartiene e ciò che non appartiene al corpo umano complessivamente. I radiologi studiano molti anni per conoscere le strutture normali del nostro organismo, il loro lavoro è proprio quello di individuare se c’è qualcosa che non dovrebbe essere nella parte del corpo che sta indagando e di cercare di caratterizzarlo al meglio.

CHE DIFFERENZE CI SONO TRA RISONANZA MAGNETICA E RADIOGRAFIA (RX)?

La radiografia è un esame diagnostico che utilizza radiazioni ionizzanti.

La risonanza magnetica si basa sull’elettromagnetismo, possiamo dire che, di base, la risonanza è un potente magnete. È possibile sottoporsi più volte, anche a intervalli ravvicinati, alla risonanza magnetica in quanto non utilizza radiazioni ma campi magnetici. Il magnete è sempre acceso e per quanto il campo magnetico è più potente all’interno del magnete, può arrivare fino al livello della porta.

RX E RISONANZA MAGNETICA: QUANDO PREFERIRE UNA O L’ALTRA?

La radiografia (RX) è particolarmente utile nel diagnosticare:

  • Nel sistema scheletrico, per ricercare alterazioni infiammatorie (artriti), degenerative (artrosi), lesioni di varia natura e nei traumi per escludere fratture;
  • Nel torace per ricercare broncopolmoniti, pleuriti, lesioni polmonari e per un primo inquadramento cardiovascolare;
  • L’addome diretto evidenzia eventuali calcolosi, turbe della canalizzazione intestinale, perforazioni o importanti stati infiammatori;
  • La radiografia (RX) è controindicata nelle donne incinte per l’intera durata della gravidanza e nei bambini piccoli, in quanto utilizza radiazioni ionizzanti;
  • L’esame mediamente dura 10/15 minuti, tempi più lunghi sono richiesti solo per esami particolarmente complessi.

La radiografia (RX) è controindicata nelle donne incinte per l’intera durata della gravidanza e nei bambini piccoli, in quanto utilizza radiazioni ionizzanti.

L’esame mediamente dura 10/15 minuti, tempi più lunghi sono richiesti solo per esami particolarmente complessi

La risonanza magnetica è maggiormente indicata per la diagnosi:

  • di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (infortuni articolari, ernia del disco);
  • di patologie dell’encefalo o del midollo, patologie dell’addome;
  • patologie della prostata.

La risonanza magnetica è invece controindicata per i portatori di dispositivi metallici (come protesi, pacemaker, clip intracraniche…), nelle donne incinte solamente nel primo trimestre di gravidanza e nei soggetti claustrofobici anche se il tunnel è piuttosto corto e ampio, tuttavia qualche paziente potrebbe sentirsi comunque a disagio.


L’esame mediamente dura trenta minuti.

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