Un approfondimento sull’esame Rm dell’Ipofisi scritto dal Prof. Alessandro Bolzao
COS’È L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA?
La risonanza magnetica è una delle tecnologie più avanzate della radiologia moderna, l’esame di risonanza magnetica consente di creare immagini dettagliate e precise e di guardare il corpo da quasi ogni punto di vista, sia come un volume, sia come un singolo strato di una parte del corpo. Con queste immagini cerchiamo di capire ciò che appartiene e ciò che non appartiene al corpo umano complessivamente. I radiologi studiano molti anni per conoscere le strutture normali del nostro organismo, il loro lavoro è proprio quello di individuare se c’è qualcosa che non dovrebbe essere nella parte del corpo che sta indagando e di cercare di caratterizzarlo al meglio.
PERCHÈ FARE L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA DELL’IPOFISI?
L’ipofisi è una ghiandola e lo studio RM dell’ipofisi viene eseguito generalmente qualora vi sia il riscontro di un’alterazione degli ormoni prodotti da questa ghiandola. Si tratta generalmente di un aumento di alcuni ormoni più frequentemente rappresentati dalla prolattina o dall’ormone della crescita (GH). In questi casi lo studio serve a documentare la presenza della causa che determina l’aumento della produzione degli ormoni. Più raramente l’esame viene eseguito perché si osserva invece una riduzione della produzione ormonale.
L’ESAME QUANDO VA ESEGUITO CON IL MEZZO DI CONTRASTO (MDC)?
Generalmente, lo studio dell’ipofisi viene eseguito con la somministrazione del mezzo di contrasto. Il mezzo di contrasto della RM si chiama gadolinio e viene introdotto per via endovenosa tramite un piccolo ago-cannula nel braccio e richiede l’esecuzione preliminare della creatinina.
QUALI PATOLOGIE SI STUDIANO CON RISONANZA MAGNETICA DELL’IPOFISI?
Le patologie che più frequentemente si riscontrano all’interno dell’ipofisi si chiamano adenomi. Sono perlopiù tumori benigni che possono essere trattati sia mediante farmaci che, più raramente, mediante un intervento chirurgico. La RM dell’ipofisi è l’unico esame diagnostico che consente di definire con esattezza la presenza di un adenoma ipofisario che può essere causa di un’alterazione degli ormoni o di una compressione su strutture anatomiche adiacenti che possono determinare, più frequentemente, dei disturbi di tipo visivo. Le piccole lesioni (sotto 1 cm) vengono definite micro-adenomi; al disopra di tale diametro la lesione viene definita come macro-adenoma.
COME SI ESEGUE L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA DELL’IPOFISI?
La posizione per eseguire uno studio RM dell’ipofisi è come quella del cervello quindi con il Paziente sdraiato a pancia in alto (supino) utilizzando una bobina posta intorno alla testa.
QUANTO DURA L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA DELL’IPOFISI?
La durata media di uno studio RM dell’ipofisi è di circa 15 minuti. Per eseguire uno studio di qualità è necessario utilizzare alcune sequenze molto veloci definite dinamiche che si ottengono durante la somministrazione del mezzo di contrasto. La possibilità di acquisire queste immagini è un segno di qualità dell’esame eseguito. Al termine dell’esame lo Specialista neuroradiologo sarà in grado di fornire le informazioni su quanto riscontrato nel tuo esame e di aiutarti a definire un percorso terapeutico appropriato.
PERCHÈ FARE UN ESAME DI RISONANZA MAGNETICA DELL’IPOFISI PRESSO ECORAD SRL?
Perché lo studio è dotato di un macchinario ad alto campo da 1.5 Tesla, che consente immagini più definite e quindi una diagnosi più precisa e accurata e per la presenza di personale altamente qualificato sia per lo svolgimento dell’esame che per la refertazione successiva.