L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA

Un approfondimento sull’esame Rm dell’Ipofisi scritto dal Prof. Alessandro Bolzao

COS’E’ L’ESAME DI RISONANZA MAGNETICA?

La risonanza magnetica è una delle tecnologie più avanzate della radiologia moderna, l’esame di risonanza magnetica consente di creare immagini dettagliate e precise e di guardare il corpo da quasi ogni punto di vista, sia come un volume, sia come un singolo strato di una parte del corpo. Con queste immagini cerchiamo i capire ciò che appartiene e ciò che non appartiene al corpo umano complessivamente. I radiologi studiano molti anni per conoscere le strutture normali del nostro organismo, il loro lavoro è proprio quello di individuare se c’è qualcosa che non dovrebbe essere nella parte del corpo che sta indagando e di cercare di caratterizzarlo al meglio.

CHE DIFFERENZE CI SONO TRA RISONANZA MAGNETICA E TAC?

A differenza della TAC, che utilizza radiazioni ionizzanti, la risonanza magnetica si basa sull’elettromagnetismo, possiamo dire che, di base, la risonanza è un potente magnete. È possibile sottoporsi più volte, anche a intervalli ravvicinati, alla risonanza magnetica in quanto non utilizza radiazioni ma campi magnetici. Il magnete è sempre acceso e per quanto il campo magnetico è più potente all’interno del magnete, può arrivare fino al livello della porta.

TAC E RISONANZA MAGNETICA: QUANDO PREFERIRE UNA O L’ALTRA?

In alcuni casi ricorrere all’una o l’altra è indifferente, per alcune patologie invece una tecnica è più indicata dell’altra.

La TAC è particolarmente utile nel diagnosticare:

  • In campo oncologico, tumori, metastasi e monitorare le terapie;
  • malattie vascolari (aneurismi, ictus…)
  • fratture complesse
  • patologie polmonari

La TAC è controindicata nelle donne incinte per l’intera durata della gravidanza e nei bambini piccoli, in quanto utilizza radiazioni ionizzanti.

La risonanza magnetica è maggiormente indicata per la diagnosi:

  • di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (infortuni articolari, ernia del disco)
  • di patologie dell’encefalo o del midollo
  • patologie dell’addome
  • patologie della prostata

La risonanza magnetica è invece controindicata per i portatori di dispositivi metallici (come protesi, pacemaker, clip intracraniche…), nei soggetti claustrofobici e nelle donne incinte solamente nel primo trimestre di gravidanza.

CHE PREPARAZIONE C’E’ ALL’ESAME?

Prima di entrare nella stanza della risonanza il paziente compilerà insieme al medico un modulo che contiene tutte le informazioni di sicurezza e gli verrà chiesto di rimuovere qualsiasi oggetto metallico dal corpo, per motivi di sicurezza si seguono linee guida molto rigorose. Prima di entrare in risonanza magnetica si lasciano nello spogliatoio tutti gli oggetti metallici come orologio, anelli, cellulare.

Ci preoccupiamo perché il metallo potrebbe:

  • dar luogo ad ustioni in quanto si surriscalda
  • danneggiare il macchinario
  • creare artefatti nelle immagini che diventerebbero illeggibili

C’E’ COMPATIBILITA’ CON MEZZI METALLICI PRESENTI NEL CORPO?

Oggi protesi articolari, le placche e viti utilizzate per le fratture ossee sono generalmente sicure, ma alcune di quelle utilizzate in passato non lo sono. Oggi le clip per aneurismi cerebrali sono generalmente sicure, ma alcune di quelle più vecchie non lo sono.

Impianti come pacemaker e defibrillatori generalmente non sono sicuri, anche se recentemente sono stati utilizzati pacemaker RM compatibili, per questo bisogna informare la struttura al momento dell’appuntamento e in fase di compilazione dei dati anamnestici, in modo da poter valutare se l’esame si può eseguire in totale sicurezza.

PROBLEMI DI CLAUSTROFOBIA?

Oggi Il tunnel nella maggior parte degli scanner è piuttosto corto e ampio, tuttavia qualche paziente potrebbe claustrofobico o sentirsi comunque a disagio, deve sapere però che lo staff della struttura è lì per aiutarlo e farlo sentire a proprio agio e che il paziente è costantemente monitorato da chi esegue l’esame, il medico parlerà col lui attraverso un interfono e potrà vederlo sia attraverso la finestra della stanza che dalla telecamera, il paziente inoltre può contattare il medico mediante un pulsante in qualunque momento.

QUANTO DURA L’ESAME?

L’esame mediamente dura trenta minuti.

Durante l’esame è importante restare fermi anche quando non si sente il rumore del macchinario

Al termine dell’esame il medico radiologo studierà accuratamente le immagini prodotte quindi preparerà un referto scritto e la documentazione delle immagini verrà messe su un cd.

PERCHE’ FARE UN ESAME DI RISONANZA MAGNETICA PRESSO ECORAD SRL?

Perché lo studio è dotato di un macchinario ad alto campo da 1.5 Tesla, che consente immagini più definite e quindi una diagnosi più precisa e accurata e per la presenza di personale altamente qualificato sia per lo svolgimento dell’esame che per la refertazione successiva.

Condividi articolo